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Mi chiamo Luca Federico Fianchini (Twitter: @lucaffianchini), questo è il mio sito personale, in cui mi presuppongo di promuovere le mie competenze.
Cosa faccio? Attualmente trascorro molto del mio tempo leggendo letteratura tecnico-scientifica, seguendo convegni e scrivendo articoli su un sito registrato (Agrolinker) di cui sono proprietario/responsabile, che ha per fine di comunicare le scienze agrarie, ovvero l’agricoltura vista da un punto di vista scientifico, ma usando un approccio divulgativo, cioè che possa essere comprensibile da parte di un pubblico più vasto degli scienziati, dei ricercatori, dei tecnici.

Molta gente non lo sa, ma l’agricoltura professionale è un’attività complessa, che si avvale di competenze studiate in diversi ambiti scientifici. Chi all’università ha studiato le scienze agrarie ed assiste gli agricoltori applica in diversa misura queste conoscenze, fondendole con creatività, cioè usando l’ingegno. Per questo motivo in molte nazioni tali professionisti sono conosciuti come ingegneri agronomi e le scienze agrarie come ingegneria agronomica.
Il concetto sembra molto chiaro: non si tratta di costruire case, ma semmai piante, o comunque risolvere problemi di vario tipo in un ambiente e un paesaggio più tipicamente rurale. Purtroppo a livello normativo ciò non viene ben recepito e quindi risulta difficile esprimere in modo sintetico ed efficace l’ambito d’interesse delle scienze agrarie.
Il segreto del comunicare è tutto qui: cercare di portare informazioni chiare e obbiettive alla gente: è una cosa sui cui vale davvero la pena di perdere del tempo.

In definitiva sono laureato in Scienze Agrarie e quindi diciamo che riesco a muovermi abbastanza bene in questi argomenti, fin quando qualcuno non vuole misurare il mio lavoro e la mia competenza col metro: comunicare non è fare una gara, ma mettere qualcosa di personale (la nostra cultura generale) nelle nozioni scientifiche.
Le riviste scientifiche e tecniche risultano comprensibili solo a chi le legga abitualmente ed è per questa ragione che son vendute in abbonamento anziché in edicola. Ma in modo analogo a quanto indicato per i linguaggi di programmazione possiamo dire che anche nella comunicazione scientifica esiste un linguaggio di livello più alto, cioè più prossimo all’utente, che permette di ottenere un buon risultato senza sacrificare la precisione, rispetto alle difficoltà del linguaggio di basso livello, quello della macchina (o della pianta), i cui dettagli non possono essere agevolmente comunicati a chiunque.

L’ambito della divulgazione si avvantaggia della cultura individuale per comunicare la conoscenza tecnico-scientifica e raggiungere un pubblico più vasto, anche attraverso i media nazionali, come riescono a fare con grande bravura gli ‘estensionisti’ delle università statunitensi, che io ammiro molto nel loro continuo sforzo di migliorare la tecnica di comunicazione online, la conoscenza delle applicazioni informatiche e l’abilità di ‘fare rete’.
Sebbene non ci possa essere improvvisazione ed egocentrismo nella divulgazione agricola c’è comunque spazio per un valore aggiunto individuale nel veicolare all’esterno informazioni chiare riguardo scoperte scientifiche altrui, che potranno in prospettiva rendere meno gravoso e più redditizio il lavoro degli agricoltori.

L’argomento del mio sito è strettamente collegato alla mia formazione professionale; però come chiunque ho anche altri interessi e questi finiscono per contagiare quello che scrivo e quello faccio all’esterno. E alla fine la nostra immagine è quello che noi siamo, le nostre esperienze e passioni, piuttosto che quello che talvolta cerchiamo di apparire.

This page once was also written in English, because Agrolinker is for me an occasion of interacting with people from all over the world (también en Español) so, if you want, you will be able soon to comment my articles in these languages.

Goodbye,

Luca